Ricordo alcuni pomeriggi in cui io e mia sorella impastavamo sotto l'affettuosa supervisione della nostra Mamma, palline di pasta che stendevamo con i nostri mini matterelli, tagliavamo biscotti, infornavamo pizzette, decoravamo con zuccherini colorati o con frutta e creme. Mamma ci insegnava ma ci lasciava libere di sperimentare e non solo in cucina, questo è stato il suo modo di crescerci, spero di riuscire a fare lo stesso. Era così divertente e noi ci sentivamo grandi!
Oggi non mi sento grande eppure tocca a me fare la mamma!
Ci cucineremo una super merenda, io e mio figlio Tommaso, in onore della mia mamma, di Beethoven, che lei mi ha insegnato ad amare, e di Sabrine che ha reso possibile tutto questo grazie alla sua raccolta "Le ricette di Nonna Papera:40 anni dopo", alla quale partecipiamo.

Panini d'oro in sinfonia
Avremmo potuto dire anche alla...Nona, ma forse la Nonna (Papera) avrebbe preso la faccenda come un errore di ortografia. Un momento: prima che facciate confusione, diremo che la presente dolce ricetta è dedicata al grande Beethoven nonchè van nonchè Ludwig, autore di sinfonie insuperabili tra le quali appunto la "Nona".
Che cosa occorre:
gr 250 farina gialla; gr 50 farina bianca; gr 100 zucchero; gr 100 burro; un bicchiere di latte; una presa di sale; una bustina di lievito; gr 60 uvetta; buccia grattugiata di un limone.
Come si procede:
impastate tutto, esclusa l'uvetta, fino ad ottenere una pasta abbastanza soda: lavorate almeno un quarto d'ora. Fate poi dei panini ovali lunghi 7 o 8 centimetri, e date prova del vostro "senso artistico" decorandone la superficie con l'uvetta. Ungete la lastra del forno e fateli cuocere per 30-40 minuti a forno caldo.
Tommaso si è divertito molto e sporcato di più!
Questi panini sono dei biscottoni e risultano croccanti fuori e morbidi dentro e non sono dolcissimi. Hanno cotto per 30 minuti in forno a 180°
L'uvetta l'abbiamo messa a fare il bagno nell'acqua per tutto il tempo della preparazione dei panini e poi tamponata prima di usarla.
Invece di ungere la teglia abbiamo usato la carta da forno.
Il profumo che emanavano era quello dei biscotti di quando ero piccola, è stato un meraviglioso tuffo nel passato.