..mi vergogno un po' a scrivere questo post, ma proprio non ne posso fare a meno.
Oggi il nano è andato, con le maestre e qualche mamma, in gita. Ma voi andavate in gita all'asilo???
A me non sembra ma potrei averlo dimenticato..è passato così tanto tempo!!! Comunque, per tutta la settimana che precedeva la giornata di oggi siamo stati entusiasti al solo pensiero di passare una giornata diversa, l'idea del pranzo al sacco, la passeggiata in campagna con raccolta di castagne...si perché la gita è proprio questa, andranno in un agriturismo vicino Roma ad imparare tutto sulle castagne!
Ma tornando al cuore della mia vergogna, stamattina l'entusiasta era solo lui, chiaramente io non lo davo assolutamente a vedere e ridevo e scherzavo insieme a lui mettendogli gli stivali di gomma, che ci hanno detto essere obbligatori perché con tutta questa pioggia il bosco sarà fangoso, mentre mettevo nel suo zainetto un intero cambio abiti, obbligatorio perché se dovessero cadere in qualche pozzanghera...etc. Nella mia testa c'erano solo immagini di bambini trascinati da una valanga di fango nella campagne vicino Roma, autobus impantanati, e chi più ne ha più ne metta..in realtà scrivendo queste cose mi rendo conto della stupidità delle mie paure e ripenso alla sua faccetta sorridente di qualche ora fa alla gioia nell'abbracciare il suo amico del cuore Sebastian mentre si dicevano "stiamo vicini in pullman", incredibile come le piccole felicità dei bambini siano tutte uguali in qualsiasi tempo si svolgano le cose, anche ricordo di aver vissuto attimi di felicità nella scelta del compagno di sedile.
Adesso splende un bel sole fuori, ho la finestra spalancata e sento addirittura caldo, si divertiranno un sacco e l'unica tristezza della giornata sarà, per mio figlio, scoprire che il riccio della castagna non è un animaletto vivo che la tiene in bocca per metà!
Ecco il blog a cosa serve, ad esorcizzare le ansie patetiche di una mamma insolitamente preoccupata, terapeutico!
A voi capita mai di trasformare, nella vostra testa, una cosa normale in catastrofica?? (se si aprite un blog, passa tutto in poche righe)
Il viaggio - Rubén Blades
Si possono percorrere milioni di
chilometri in una sola vita senza mai scalfire la superficie dei
luoghi né imparare nulla dalle genti appena sfiorate.
Il senso del viaggio sta nel fermarsi ad ascoltare
chiunque abbia una storia da raccontare.
Camminando si apprende la vita
camminando si conoscono le cose camminando si sanano le ferite
del giorno prima. Cammina guardando una stella
ascoltando una voce seguendo le orme di altri passi.
Cammina cercando la vita curando le ferite lasciate dai dolori.
Niente può cancellare il ricordo del cammino percorso.
Grazie per essere passati da queste parti, vi terrò aggiornati!
L'immagine è presa dal web