mercoledì 27 ottobre 2010

Torta pacco


..che non vuol dire che è una torta con fregatura!! Ma una torta quadrata a forma di pacchetto regalo.
L'interno è formato da 4 strati di pan di spagna farciti con crema al cioccolato.


Crema pasticcera al cioccolato 55%:

questa ricetta è del maestro Leonardo di Carlo, Campione mondiale di pasticceria, docente al corso di pasticceria che sto seguendo, (un vero Genio) la potete trovare anche sul Suo sito insieme a moltissime altre cose, andate a vedere!

1000 g Latte fresco intero

500 g Panna fresca

300 g Tuorli

375 g Zucchero semolato

65 g Amido di mais

750 g Copertura fondente 55%

Procedimento: cuocere i primi 5 ingredienti come una crema pasticcera, togliere dal fuoco e unire la copertura fondente, mescolare fino a completo scioglimento.

Far raffreddare in abbattitore e conservare in frigo in un contenitore ermetico a +4°C.

Io ho usato mezza dose ed è avanzata anche un pochino!!

La decorazione è in pasta di zucchero, la ricetta è sempre la solita, la trovate qui!




venerdì 22 ottobre 2010

Cup Cake


Che golosità i cup cake ma soprattutto che carini, a me fanno impazzire, mi basta guardarli per essere appagata! Ne farei tantissimi per poi metterli in giro per casa, così per decorazione..dovrò provare a fare finti anche questi! Intanto però Vi lascio la ricetta per farli davvero:

Per l'impasto

120gr di zucchero
120gr di burro
120gr di farina
2 uova
8gr di lievito per dolci

Per la crema di copertura

150gr di philadelphia
160gr di burro
300gr di zucchero a velo

Il procedimento è semplicissimo, basta far montare le uova con lo zucchero aggiungere la farina ed il lievito setacciati ed infine il burro fuso, si riempie circa la metà di un pirottino, con questa dose ne vengono una decina, e si infornano a 180°, forno preriscaldato, per 25-30 minuti, vale la prova stecchino!

Una volta freddi si decorano con la crema di copertura, realizzata montando il burro con lo zucchero ed aggiungendo pian piano anche il philadelphia, messa dentro ad una sacca da pasticcere e per dare un po' di colore in più potrete fare piccole decorazioni in pasta di zucchero.

Ne esistono infinite varianti, ma devo dire che questi sono i più pratici e veloci.
Voi quale ricetta usate? Aspetto foto e ricette dei Vostri piccoli capolavori.
Buona giornata a tutti.



Con questa ricetta partecipo al contest di Gaia ed Alice: Swirl me Up.


domenica 17 ottobre 2010

La pioggia nel pineto

In questi primi giorni di pioggia mi torna spesso in mente la bellezza che Gabriele D'Annunzio racconta nel La pioggia nel pineto. E pensare che a scuola non l'amavo molto, adesso la trovo straordinaria.


Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
Ascolta. Piove
dalle nuvole sparse.
Piove su le tamerici
salmastre ed arse,
piove su i pini
scagliosi ed irti,
piove su i mirti
divini,
su le ginestre fulgenti
di fiori accolti,
su i ginepri folti
di coccole aulenti,
piove su i nostri volti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
t'illuse, che oggi m'illude,
o Ermione.

Odi? La pioggia cade
su la solitaria
verdura
con un crepitío che dura
e varia nell'aria
secondo le fronde
più rade, men rade.
Ascolta. Risponde
al pianto il canto
delle cicale
che il pianto australe
non impaura,
nè il ciel cinerino.
E il pino
ha un suono, e il mirto
altro suono, e il ginepro
altro ancóra, stromenti
diversi
sotto innumerevoli dita.
E immersi
noi siam nello spirto
silvestre,
d'arborea vita viventi;
e il tuo volto ebro
è molle di pioggia
come una foglia,
e le tue chiome
auliscono come
le chiare ginestre,
o creatura terrestre
che hai nome
Ermione.

Ascolta, ascolta. L'accordo
delle aeree cicale
a poco a poco
più sordo
si fa sotto il pianto
che cresce;
ma un canto vi si mesce
più roco
che di laggiù sale,
dall'umida ombra remota.
Più sordo e più fioco
s'allenta, si spegne.
Sola una nota
ancor trema, si spegne,
risorge, trema, si spegne.
Non s'ode voce del mare.
Or s'ode su tutta la fronda
crosciare
l'argentea pioggia
che monda,
il croscio che varia
secondo la fronda
più folta, men folta.
Ascolta.
La figlia dell'aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell'ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su le tue ciglia,
Ermione.

Piove su le tue ciglia nere
sìche par tu pianga
ma di piacere; non bianca
ma quasi fatta virente,
par da scorza tu esca.
E tutta la vita è in noi fresca
aulente,
il cuor nel petto è come pesca
intatta,
tra le pàlpebre gli occhi
son come polle tra l'erbe,
i denti negli alvèoli
con come mandorle acerbe.
E andiam di fratta in fratta,
or congiunti or disciolti
(e il verde vigor rude
ci allaccia i mallèoli
c'intrica i ginocchi)
chi sa dove, chi sa dove!
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l'anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m'illuse, che oggi t'illude,
o Ermione.


Gabriele D'Annunzio
Alcyone

E' una delle mie poesie preferite, come questa di Rabindranath Tagore, quest'altra di Alda Merini e tante altre che spero di poter condividere con Voi, senza annoiarVi troppo! Quali sono le Vostre?

giovedì 14 ottobre 2010

Party party party!!!

Queste sono le foto delle feste di compleanno di due bambini speciali, mio nipote Enrico, detto Tito e della piccola Sofia.
La torta di compleanno di Tito, al cioccolato coperta con pasta di zucchero

Piccoli cupcake decorati con pasta di zucchero


I bicchierini al cioccolato bianco, al mascarpone ed i biscotti lecca-lecca


La torta di Sofia ed alcuni i piccoli cupcake.

Devo dirVi che ho cambiato la ricetta della pasta di zucchero, quella che usavo prima non aveva molta elasticità e soprattutto spesso si attaccava al tavolo, vi lascio la ricetta che userò da adesso in poi, è della pasticcera Valentina Gigli, pubblicata sul giornale Alice cucina:

1kg di zucchero a velo
55ml di acqua
16gr di gelatina
115gr di glucosio liquido
20 gr di glicerina

Si mette a bagno la gelatina nell'acqua per una decina di minuti, una volta ammorbidita si aggiunge il glucosio e la glicerina e si riscalda a bagno maria il composta fino a che non diventa completamente liquido, mi raccomando non deve bollire, io l'ho fatto nel micronde, a circa 600w per 20 secondi, ho tirato fuori la ciotolina mischiando il composto e l'ho rimesso per una decina di secondi ancora.

A questo punto si mette lo zucchero setacciato nella planetaria si aggiunge il composto liquido, si avvia a bassa velocità fino a che l'impasto non divirrà sodo, ho usato il gancio, ma viene benissimo anche nel frullatore con il cutter.

Adesso si può procedere a colorarlo e lavorarlo come più Vi piace!

La gelatina è consigliata quella in polvere, io non avendola, ho usato quella in fogli e mi sono trovata comunque benissimo.

Spero di vedere presto le Vostre creazioni.
Buona giornata a tutti!

lunedì 11 ottobre 2010

Pomodori con il riso


Mi dispiace tanto avevo fatto questa ricetta pensando a Mara del blog Che gusto sa??? ma non ho fatto in tempo a partecipare al suo contest visti i miei ritmi degli ultimi giorni, ma voi andate a vedere comunque le ricette che hanno partecipato!!

Per quanto mi riguarda pensavo che i pomodori con il riso, che mio marito adora, fossero una delle cose più difficili al mondo ma da quando li ho provati mi sono assolutamente ricreduta...sono facilissimi, l'unica cosa era la lentezza della preparazione, svuotare i pomodori dalla loro polpa interna, ci mettevo una vita e mi annoiava solo l'idea di doverli preparare ancora, ma poi un giorno, presa dalla disperazione, ho provato con lo scavino per fare le palline di frutta..bè mi è sembrato un miracolo, 20 secondi a pomodoro e pure ben rifiniti..se non ci avete mai provato, fatelo!!


La ricetta è quella di mia suocera, la più buona tra tutte quelle che ho provato:

Per sei pomodori:


6 grossi pomodori
12 cucchiai di riso

Basilico
Prezzemolo
Origano

Olio
Sale
Pepe

Ho tagliato la calotta superiore del pomodoro ricavando così "il coperchio" ho salato il fondo del pomodoro vuoto e l'ho messo a testa in giù perchè perdesse l'acqua in eccesso. Una volta svuotati tutti prendo la polpa e la frullo, qui inorridirete ma io lo faccio e mi trovo benissimo, restano comunque i pezzetti ma è tutto più omogeneo, aggiungo il riso e gli aromi, il sale ed il pepe alla polpa e lascio riposare una mezz'oretta abbondante. Successivamente accendo il forno, a circa 200° ed inizio a riempire i pomodori con il composto, non devono essere pieni fino all'orlo, il riso in cottura aumenta di volume, bisogna lascirgli lo spazio per farlo senza che poi fuoriesca eccessivamente, ne riempio circa i 2/3. Cospargo con un filo d'olio metto il coperchio ed inforno per 30 minuti circa, quando sono ben dorati li tiro fuori.
Fatto! Non complicato no?!?
Io ho aggiunto anche le patate, tagliate a spicchi, le ho cotte nella stessa teglia, incastrate tra un pomodoro e l'altro.

mercoledì 6 ottobre 2010

Nuove scatole


Buongiorno!!! Queste sono le ultime scatole fatte.
Il corso prosegue, abbiamo fatto praline di cioccolato, un profumo e dei sapori..da sentirsi male...prima o poi ne provo un paio a casa e vi do le ricette, promesso!! L'unica vera difficoltà è quella di reperire gli ingredienti, sono tutte a base di cioccolato, è chiaro, ma hanno un'aggiunta di burro di cacao.



Mi dispiace così tanto di essere costretta a trascurare questo piccolo mio mondo, mi scuso principalmente con Voi, le mie visite sono meno frequenti ma non vi perdo di vista!